Diventare cheerleader: informazioni, allenamento e attrezzatura
Perfetto equilibrio, forza, resistenza e fiducia assoluta nel team: il cheerleading è molto più di un’esibizione durante l’intervallo di una partita. Il termine cheerleading significa letteralmente “guidare l’incoraggiamento” e racchiude l’essenza di uno sport che unisce tifo, acrobazie e coreografie per sostenere e motivare la squadra. Dietro questo sport carico di energia si nasconde un lavoro di squadra impegnativo, in cui ogni movimento conta e ciascun membro deve potersi fidare degli altri. Ma chi può diventare cheerleader? Quali fasce d’età esistono in questa disciplina? E qual è la differenza tra cheerleading e cheerdance? In questo articolo troverai curiosità e approfondimenti su questo sport particolare, insieme a consigli per l’allenamento e per scegliere l’attrezzatura giusta. Così potrai iniziare al meglio la tua nuova avventura nel mondo del cheerleading!
Cheerleading: una passione che dagli USA è arrivata fino all’Italia
Nato negli Stati Uniti quasi per caso, il cheerleading ha preso forma durante una partita di football: un tifoso particolarmente entusiasta iniziò a incitare la sua squadra, il pubblico lo seguì, e così nacque una nuova forma di tifo. Curiosamente, i primi cheerleader erano esclusivamente uomini; solo in seguito le donne, oggi largamente predominanti, entrarono a farne parte.
Con straordinaria precisione, le cheerleader sollevano i loro flyer (atleti più leggeri) in aria, li lanciano a metri di distanza e li riprendono al volo con assoluta sicurezza. Il cheerleading è uno sport ad alte prestazioni che richiede controllo del corpo, forza, tecnica e una fiducia totale tra compagni di squadra. Combina spettacolari acrobazie con elementi di danza ritmica e pretende la massima concentrazione da ogni atleta.
In Italia il cheerleading è ancora una disciplina di nicchia ma in crescita, ed è riconosciuta ufficialmente dal CONI e viene disciplinata dalla Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS). Viene praticata soprattutto all’interno di associazioni sportive e palestre, spesso legata a eventi sportivi come il football americano o il basket. Negli ultimi anni il cheerleading si è diffuso anche in contesti competitivi, con squadre che partecipano a gare nazionali e internazionali, e a livello universitario, soprattutto nelle grandi città.
Anche la Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance (federcheer.org), pur non essendo riconosciuta ufficialmente dal CONI, ha un ruolo importante all’interno del panorama del cheerleading italiano. Oltre a svolgere un ruolo attivo nell’organizzazione di eventi, corsi tecnici e nell’inclusione sportiva (es. Paracheer), collabora con associazioni sportive e scuole per promuovere il cheerleading in tutto il territorio nazionale, supporta la formazione degli allenatori e dei giudici e favorisce la partecipazione a competizioni nazionali e internazionali.
Posizioni ed elementi di una routine di cheerleading
Che si tratti di esercizi a terra o in aria, ogni movimento fa parte di una coreografia perfettamente sincronizzata. Solo grazie a un gioco di squadra impeccabile riescono i complessi stunt. All’interno della squadra, ogni ruolo ha compiti precisi:
Base: sostengono e sollevano i flyer e ne garantiscono la stabilità durante gli stunt.
Flyer (o volante): gli atleti che vengono sollevati e lanciati in aria dalle basi durante gli stunt.
Backspot (o spotter posteriore): posizionati dietro alle basi, garantiscono stabilità alle basi e sicurezza ai flyer.
Frontspot (o spotter anteriore): presente solo in stunt complessi o ad alto rischio. Supporta frontalmente la base e i flyer, offrendo stabilità e ulteriore sicurezza in discesa.
L'allenamento regolare e intensivo ad alte prestazioni crea un'atmosfera familiare in cui la fiducia reciproca è fondamentale. Solo così una routine di cheerleading può funzionare in modo sicuro e senza intoppi. All'inizio di ogni routine si parte con un grido di incitamento (cheer) per coinvolgere il pubblico. Seguono figure di sollevamento, salti e piramidi che si susseguono senza interruzioni e sono collegati tra loro da elementi di danza.
Alcuni degli elementi acrobatici più famosi sono:
Stunt (figure di sollevamento)
Elevator: uno stunt di base in cui le basi sollevano il flyer all’altezza del petto con le braccia distese.
Partner Stunt: eseguita da due o tre atleti, solitamente una base, un backspot e un flyer.
Two Base: due basi sollevano insieme un flyer e ne garantiscono la stabilità. Questa formazione è la base di molte figure più complesse.
Piramide: una combinazione di più stunt in cui diversi flyer si posizionano su più livelli, uno sopra l’altro. Richiede massima coordinazione e stabilità di squadra.
Tumbling (elementi ginnici):
Back tuck: un salto mortale indietro (salto teso all’indietro) eseguito in aria dal flyer, che poi atterra in sicurezza sulle mani delle basi o a terra.
Back walkover: una ruota indietro con ponte, che termina tornando in posizione eretta.
Front flip: un salto mortale in avanti, con rotazione completa del corpo.
Tosses (lanci):
Cradle: posizione di atterraggio standard, in cui il flyer viene rilasciato da uno stunt o da un lancio, si distende in aria e viene preso in sicurezza dalle basi.
Basket Toss: le basi lanciano il flyer verticalmente verso l’alto. Questo esegue una figura, per poi atterrare in posizione di cradle.
Nelle competizioni di cheerleading, le performance vengono solitamente valutate in base a criteri come:
Esecuzione: tecnica, precisione, sincronizzazione
Difficoltà: complessità degli elementi eseguiti
Impatto generale: energia, presenza scenica, coinvolgimento del pubblico
Essere cheerleader è faticoso?
Sì, essere cheerleader è abbastanza faticoso, ma in senso positivo: è uno sport completo e dinamico che coinvolge tutto il corpo e richiede energia, precisione e spirito di squadra. È uno sport impegnativo sia fisicamente che mentalmente, ad esempio nei momenti di maggiore pressione durante le gare o esibizioni. Tuttavia, con la pratica costante si sviluppano forza, resistenza e coordinazione, qualità che permettono di affrontare al meglio anche gli allenamenti più intensi. La fatica viene inoltre premiata anche dalla soddisfazione nel vedere i risultati in gara o durante le esibizioni.
Quali sono i benefici del cheerleading?
Ecco i principali benefici del cheerleading:
Miglioramento della mobilità e del controllo del corpo
Potenziamento della muscolatura (soprattutto nelle braccia, nelle gambe e nella parte superiore del corpo)
Rafforzamento della resistenza e della forma fisica generale
Rinforzo dell'autostima, della disciplina e del lavoro di squadra
Opportunità di stringere nuove amicizie
Chi può diventare cheerleader?
Chiunque può avvicinarsi al cheerleading, a patto di avere voglia di muoversi e l'atteggiamento giusto. Cos'altro è importante?
Capacità di lavorare in team
Passione per l'acrobatica, il movimento e il fitness
Passione per la musica e lo spettacolo
Impegno e coraggio
Disponibilità ad apprendere
Inoltre, è utile avere già una buona forma fisica e una buona percezione del proprio corpo. Ma non preoccuparti: durante l'allenamento di cheerleading imparerai tutte le abilità importanti e potrai svilupparle al tuo ritmo.
Cosa indossano le cheerleader? Attrezzatura e abbigliamento da cheerleader
Per l'allenamento di cheerleading hai bisogno di abbigliamento sportivo comodo, traspirante e che ti garantisca flessibilità nei movimenti. Tra gli elementi essenziali non possono mancare:
Pantaloncini
Canotta o maglietta sportiva
Scarpe sportive che garantiscono stabilità
Borsa sportiva
Bottiglia d'acqua
Per le ragazze: reggiseno sportivo ben aderente
Accessori (ad es. pompon, fiocchi per capelli, ecc.)
Ricorda: durante l'allenamento non è consentito indossare gioielli come collane e orecchini. In questo modo potrai muoverti liberamente senza rimanere impigliati nei gioielli.
Durante le gare di cheerleading o le esibizioni, ad esempio durante una partita di football americano, gli atleti indossano costumi uniformi. I colori, il logo e il design riflettono l'identità della squadra e sottolineano lo spirito di gruppo. Oltre all'aspetto estetico, gli abiti devono anche soddisfare requisiti funzionali: non devono limitare i movimenti degli atleti durante i salti, le acrobazie e le danze e devono calzare bene.
Come diventare cheerleader e consigli di allenamento
Ti piacerebbe diventare cheerleader? Il punto di partenza ideale è iscriversi a una palestra, una scuola o un’associazione di cheerleading. Qui potrai incontrare altri appassionati e imparare la tecnica giusta da allenatori esperti. Chiedi se è possibile partecipare a un allenamento di prova gratuito per capire se questa disciplina fa per te.
Frequentare regolarmente gli allenamenti, anche due volte a settimana, è fondamentale per sviluppare le tecniche del cheerleading (stunt, piramidi, tumbling, coreografie) e migliorare la coordinazione. Per praticare in modo serio e partecipare a eventi e gare ufficiali, è utile affiliarsi a enti sportivi: la FIDS, riconosciuta dal CONI, è l’organo federale che disciplina il cheerleading in Italia.
Cheerleading a scuola: è possibile?
In Italia, il cheerleading non è ancora molto diffuso nelle scuole. Non è quindi possibile fare un paragone con gli USA, dove le squadre scolastiche e universitarie diventano parte integrante del programma curricolare. Alcune società di cheerleading, tuttavia, collaborano con scuole medie e superiori per organizzare corsi o lezioni di cheerleading. Spesso sono attività proposte dai singoli istituti, quindi dipende molto dalla zona. A livello universitario, invece, alcuni atenei nelle grandi città hanno squadre universitarie di cheerleading, gestite come attività sportiva integrativa.
Quale ruolo di cheerleader scegliere?
Quando inizi a fare cheerleading, capirai subito quale ruolo ti si addice di più: spesso è una cosa che viene del tutto naturale:
I flyer sono solitamente di piccola statura, leggeri e agili, poiché vengono sollevati in aria dai base e trasportati durante le acrobazie.
Le basi, i back spot e i front spot hanno bisogno di forza soprattutto nelle braccia e nella parte superiore del corpo.
Come si svolge un allenamento di cheerleading?
L'allenamento di cheerleading si svolge solitamente più volte alla settimana (circa 2-3 volte). Dopo un riscaldamento completo, che serve a riscaldare i muscoli e prevenire gli infortuni, segue la parte tecnica. Qui gli atleti lavorano in modo mirato sugli elementi acrobatici della routine. Gli allenatori attribuiscono particolare importanza alla sicurezza nell'esecuzione di tutti i movimenti. Inoltre, nell'allenamento di cheerleading si lavora anche sugli elementi di danza e sul portamento.
Quali sono le categorie di età nel cheerleading?
La maggior parte delle associazioni consente ai bambini e alle bambine a partire dai 4/5 anni circa di avvicinarsi al cheerleading. Qui possono conoscere questo sport in modo giocoso e lavorare sulla loro agilità. Naturalmente anche adolescenti e adulti possono iniziare a praticare il cheerleading. In Italia, le categorie di età per il cheerleading sono generalmente suddivise in:
Mini: sotto gli 8 anni
Peewee: 7 - 13 anni
Youth: 9 - 13 anni
Junior: 11 - 16 anni
Senior: dai 14 anni
A seconda dell'associazione sportiva, possono esserci delle variazioni nei nomi delle categorie e nelle fasce d'età specifiche. Inoltre, per alcune categorie, come ad esempio il Senior, possono essere previste ulteriori suddivisioni in base al livello di competenza (Advanced, Elite, Premier).
Qual è la differenza tra cheerleading e cheerdance?
Il cheerleading e il cheerdance sono due discipline simili ma con focus diversi. Nel cheerleading l'attenzione è rivolta principalmente all'acrobatica, con stunt di squadra, salti e tumbling: è una combinazione di forza, tecnica e grande lavoro di gruppo. Il cheerdance, invece, si concentra maggiormente sugli elementi di danza e sulla musicalità, puntando di più sull’espressività e sull’impatto scenico. Solitamente nel cheerdance è obbligatorio l’utilizzo dei pompon.
Conclusioni: il cheerleading unisce disciplina, energia e lavoro di squadra
Il cheerleading è una disciplina completa e ad alta intensità, capace di appassionare sia i più giovani che gli adulti. Richiede coraggio, consapevolezza del proprio corpo e amore per il movimento, ma restituisce energia, soddisfazione e divertimento. Più che uno sport, per molti atleti diventa uno stile di vita: insegna disciplina, rafforza l’autostima e sviluppa il senso di responsabilità verso sé stessi e verso la squadra. Se desideri diventare cheerleader, il modo migliore è rivolgersi alle associazioni sportive di cheerleading, dove potrai muovere i primi passi e scoprire il fascino di questo sport unico.
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Riferimenti bibliografici e approfondimenti
https://www.federcheer.org/
(consultato in data 19.08.2025)
https://ermesverona.it/2021/03/26/il-cheerleading-in-italia-un-mondo-tutto-da-scoprire/
(consultato in data 19.08.2025)
https://www.federdanza.it/news/57-la-federazione/1621-coni-la-fids-e-l-unica-federazione-riconosciuta-a-disciplinare-il-cheerleading-e-il-cheerdance
(consultato in data 19.08.2025)
https://www.asinazionale.it/notizie/cheerleading-dagli-states-allitalia-un-settore-anche-in-asi/
(consultato in data 19.08.2025)
https://medium.com/@cheerl.italy/cambiare-ruolo-cf0878ef748d
(consultato in data 19.08.2025)
https://www.federdanza.it/area-sport/settore-cheerleading-e-cheerdance/la-disciplina
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https://www.csain.it/wp-content/uploads/2017/05/CSAIn-Cheerleading-Regolamento-gare-2019.pdf
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https://activstars.com/cheerleading-moves-and-stunts/
(consultato in data 19.08.2025)
Fonti delle immagini in ordine cronologico nel testo
Immagine di copertina: Sharne/peopleimages.com
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