Nell’immaginario collettivo, il nuoto è considerato l’attività sportiva più completa e salutare che ci sia. Si tratta di uno sport adatto ad ogni età, in particolare ai bambini. Per questo motivo è una delle attività maggiormente consigliate da medici e pediatri che ne confermano gli effetti positivi per il corretto sviluppo fisico e psicologico dei più piccoli: nuotare permette non solo di rafforzare le ossa e la muscolatura, ma contribuisce anche a migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e l’autostima dei piccoli nuotatori.
L’apprendimento di questo sport deve ovviamente procedere per gradi e rispettare predisposizioni e capacità del singolo bambino. La Federazione Italiana Nuoto (FIN) ha delineato cinque progressivi livelli di apprendimento con relativi brevetti, che vengono riconosciuti quando si dimostra di aver raggiunto tutti gli obiettivi didattici previsti per il livello corrispondente. La consegna del brevetto non è solo un riconoscimento che attesta il livello di abilità tecniche ottenute dal bambino, ma rappresenta anche la ricompensa degli sforzi fatti per raggiungere tale traguardo.
Il primo contatto con l’acqua dovrebbe avvenire il prima possibile: è questo il consiglio dei pediatri, che spesso incoraggiano a frequentare un corso di nuoto neonatale già a partire dai primi mesi di vita. Queste prime esperienze hanno per lo più lo scopo di permettere ai bambini di prendere dimestichezza con l’acqua con l’aiuto dei propri genitori. A quest’età è infatti ancora troppo presto per poter parlare di attività motoria vera e propria.
Per iscrivere il bambino ad un vero corso di nuoto, bisogna avere un po’ più di pazienza: l’età minima per iniziare a praticare questo sport varia molto da bambino a bambino, ma i dottori suggeriscono di cominciare intorno ai tre/cinque anni. Qui tuo figlio avrà la possibilità di venire guidato passo dopo passo alla scoperta di questo sport e imparare le tecniche e gli stili principali. Prima di iscrivere il tuo piccolo, verifica che il corso sia tenuto da istruttori qualificati e certificati FIN.
Le prove di brevetto si svolgono di norma due volte all’anno in una delle tante “Scuole Nuoto” che hanno aderito al progetto “Scuola Nuoto Federale” della Federazione Italiana Nuoto. Si tratta quindi di realtà in grado di garantire e mantenere precisi standard di qualità per quanto riguarda la struttura (igiene, funzionalità, efficienza organizzativa), la didattica dei corsi e il personale impiegato.
Obiettivi e modalità d’insegnamento vengono definiti a livello nazionale, ma la denominazione dei brevetti di nuoto per bambini può variare da scuola a scuola. I simboli usati in quest’articolo per identificare i cinque brevetti presentati non hanno perciò valenza ufficiale, ma sono un semplice supporto grafico.
Il primo livello previsto dalla Federazione Italiana Nuoto ha l’obiettivo di creare un rapporto naturale e sereno tra il bambino e l’acqua. Il corso necessario per terminare questo primo livello può durare solo qualche lezione oppure diversi mesi, a seconda della predisposizione del singolo bambino. L’idea di base è che, a fine corso, sia in grado di svolgere in acqua tutte le attività che è già in grado di svolgere sulla terraferma.
Questo primo livello può essere considerato concluso quando il bambino:
ha un rapporto sereno con l’acqua
è in grado di immergere la testa sott’acqua e di espirare con naso e bocca
è in grado di galleggiare in posizione orizzontale
sa eseguire i primi scivolamenti
ha appreso le prime forme di propulsione
Questo primo livello viene denominato in molte scuole livello “Papera”, “Anatroccolo” o “Tartaruga”.
Il secondo livello si concentra sulle forme base di propulsione, ma pone soprattutto l’accento sull’apprendimento della corretta respirazione, con l’alternanza ispirazione/espirazione. In questa fase è fondamentale che il bambino impari a respirare in modo corretto e rilassato, acquisendo anche una certa autonomia in acqua. Gli obiettivi del secondo livello sono:
battuta di gambe nel dorso e nello stile libero
respirazione laterale nello stile libero (con sostegno)
buona coordinazione di braccia e gambe
tuffo dal bordo e dal blocco, in ginocchio e da seduti
piccoli tratti in apnea
galleggiamento verticale
Il terzo livello mira a perfezionare i due stili di nuoto appresi in precedenza: lo stile libero (o crawl) e il dorso. Oltre a questo, si iniziano ad introdurre anche lo stile rana e delfino. Vengono esercitati anche l’apnea e la respirazione subacquea tramite l’esecuzione di esercizi in cui al bambino vengono fatti raccogliere oggetti sul fondo della vasca. Per superare il livello, bisogna sapere:
effettuare una nuotata completa a stile dorso (almeno 25 metri)
effettuare una nuotata completa a stile libero (almeno 25 metri)
accennare lo stile rana e delfino (impostazione della gamba)
tuffarsi dal blocco in piedi
raccogliere oggetti sul fondo della vasca
rimanere in apnea
Il quarto livello introduce l’aspetto agonistico-competitivo, oltre a concentrarsi sul perfezionamento degli stili di nuoto già appresi. Per la prima volta, infatti, le vasche vengono cronometrate e si iniziano a sperimentare anche le virate. Gli obiettivi da raggiungere sono:
tratti a stile libero e a dorso cronometrati
esercizi per la nuotata a stile delfino e rana
tuffi di partenza dal blocco
virate elementari
L’ultimo livello previsto è quello del perfezionamento. L’allenamento di nuoto si concentra ora su attività particolari, specifiche per esercitare braccia e gambe, così come resistenza e velocità. Si imparano le virate agonistiche e si perfezionano i quattro stili già appresi. Il brevetto prevede quindi:
prove cronometrate nei quattro stili
virate agonistiche
partecipazione a gare, amichevoli o agonistiche
Una volta terminati tutti i livelli, si può decidere di acquisire altri tipi di brevetti, come quello per il salvataggio, o iniziare a frequentare corsi di pallanuoto e nuoto sincronizzato.
Moltissime persone si avvicinano al nuoto soltanto da adulte. Anche in questo caso è previsto un iter graduale di cinque livelli non molto diverso da quello qui descritto per bambini e adolescenti. Gli obiettivi rimangono di fatto gli stessi, ma metodi e procedure devono tenere conto delle condizioni fisiche e psicologiche dei nuotatori meno giovani, ovviamente diverse da quelle dei bambini. Alcune abilità motorie, che nei bambini vengono date per scontate, risultano molto più difficili e faticose per gli adulti per una serie di motivazioni fisiologiche e una diversa condizione delle articolazioni.
In secondo luogo, gli aspetti motivazionali che spingono a frequentare un corso di nuoto sono completamente differenti e spaziano generalmente da motivi di salute a esigenze estetiche o di ricerca del benessere. L’istruttore del corso di nuoto per adulti deve tenere in considerazione ansie, insicurezze e l’eventuale paura dell’acqua che trova spesso la sua ragion d’essere in un trauma vissuto in tenera età. Rispetto ai bimbi, inoltre, gli adulti hanno bisogno di tempi di apprendimento più lunghi.
Come tutti gli sport, anche il nuoto è un’attività che richiede pratica, tanto per gli adulti quanto per i bambini. I livelli previsti dalla FIN non definiscono solo obiettivi didattici e traguardi da raggiungere, ma sono anche un ottimo fattore motivazionale. Quando i giovani nuotatori superano un esame vedono ripagati di tutti gli sforzi fatti per arrivare a quel risultato e vengono così motivati a continuare per raggiungere il livello successivo. Divertirsi dovrebbe però rimanere una priorità indiscussa, a prescindere prestazioni e risultati ottenuti.
Qui trovi una panoramica sulle regole di balneazione e i principali brevetti di nuoto.
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https://www.nonsprecare.it/benefici-nuoto-bambini-muscolatura-intelligenza-concentrazione-autostima
(consultato in data 20.04.2020)
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/tempo-libero-3-6-anni/nuoto-bambini-perche-devono-imparare-presto
(consultato in data 20.04.2020)
https://www.federnuoto.it/images/pdf/snf/scuolanuotofederale.pdf
(consultato in data 20.04.2020)
https://www.corriere.it/19_marzo_21/imparare-nuotare-adulti-45-minuti-bracciate-nessuno-fuori-tempo-massimo-ca38997e-4a37-11e9-a7a3-5683e4dbacbc.shtml
(consultato in data 20.04.2020)
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