La bella stagione è alle porte e con lei anche i rischi legati ad un’eccessiva e scorretta esposizione ai raggi solari. In realtà, basta davvero poco per prevenire i danni causati dal sole: durante le vacanze al mare, ma anche in tante situazioni quotidiane, è di vitale importanza imparare a difendersi da scottature, eritemi e colpi di sole. In alcuni mesi dell’anno, e in particolari orari della giornata, quando l’intensità del sole raggiunge il suo picco, i raggi ultravioletti possono velocemente trasformarsi in un nemico per il tuo benessere fisico. Non è sempre facile districarsi nel labirinto dei prodotti pensati appositamente per la protezione della pelle ed è facile commettere errori, acquistando una soluzione non adatta al proprio fototipo. Sia chiaro: nessuno ti chiede di rinunciare alla tanto agognata abbronzatura estiva e a quella piacevole sensazione di calore sulla pelle, ma solo di evitare inutili rischi e pericoli per la tua salute.
Se pratichi sport in estate, non dimenticare di proteggerti a dovere. Ti consigliamo di usare una crema resistente all'acqua e di indossare una protezione per la testa. Per maggiori informazioni riservate agli sportivi, puoi consultare il nostro articolo.
Per quanto la luce del sole venga percepita come una piacevole sensazione di calore sulla pelle, va vista anche come la causa di scottature dolorose e irritazioni epidermiche. I raggi ultravioletti, invisibili all'occhio umano, sono i responsabili dell’abbronzatura estiva, ma anche di diverse malattie della pelle, in genere dovute alla mancata applicazione di una crema adatta o ad un’esposizione troppo prolungata. I raggi UV-B sono la componente più pericolosa per gli uomini; si tratta di raggi a onde corte, dotati di molta energia e capaci di penetrare negli strati più esterni della pelle. Sono effettivamente gli artefici dell’abbronzatura, ma anche di eritemi solari, arrossamenti e bolle. A questi raggi si devono anche i danni al DNA e l’insorgenza del cancro alla pelle (diverso dal melanoma).
Contro i raggi del sole la nostra pelle ha un proprio meccanismo di autodifesa, che si attiva quando entriamo in contatto con i raggi UV-A e UV-B. Da un lato la pelle produce un sottile strato corneo che rende più difficile la penetrazione dei raggi UV. Dall'altro, attiva la produzione di melanina, a sua volta responsabile dell’abbronzatura. Entrambe le reazioni fungono da difesa contro gli effetti legati all'esposizione solare, ma non assicurano una protezione duratura e completa.
Se poi si tratta di bambini e neonati, gli effetti nocivi del sole possono assumere un livello di gravità ancora maggiore, dal momento che ad essere messe a dura prova sono pelli piuttosto delicate e ancora molto sottili. In ogni caso, anche gli adulti vanno considerati come soggetti a rischio, per i quali rimane valido l'invito a non adottare comportamenti che possano mettere a repentaglio la propria salute. Particolarmente esposti a questi rischi sono ovviamente le persone con pelli chiare, adulti con molti nei e con grandi cicatrici recenti (con meno di sei mesi). Queste tipologie di persone devono prestare qualche accortezza in più quando decidono di esporsi ai raggi solari e cercare sempre di sostare in zone di ombra o semi ombra. Per i soggetti maggiormente a rischio è consigliato anche un controllo periodico presso un dermatologo.
Per un'esposizione solare sicura, al riparo dal rischio di malattie della pelle, puoi utilizzare una delle tante protezioni solari che si trovano sul mercato. Oltre al tipo di crema da applicare, ricorda di indossare degli abiti che proteggano il tuo corpo, cerca di rispettare le indicazioni dei medici sugli orari da evitare e sulla durata massima di esposizione al sole. Qui trovi una panoramica delle diverse protezioni tra cui scegliere, con una breve descrizione delle caratteristiche principali, gli ambiti d’uso e i diversi criteri da prendere in considerazione per non commettere errori durante l’acquisto.
Per poter scegliere una crema adatta al tuo tipo di pelle e alla situazione in cui ti trovi, è necessario conoscere la classificazione dei fattori di protezione solare e quindi calcolare il tempo massimo di esposizione solare previsto per la tua tipologia di pelle.
Come detto, la durata della protezione varia a seconda del tuo fototipo. Qui di seguito trovi una breve descrizione delle caratteristiche fisiche che corrispondono ai fototipi più diffusi:
Fototipo 1: carnagione molto chiara, occhi chiari, capelli biondi-rossi, lentiggini, pelle molto sensibile. Tempo di autoprotezione: 5-10 minuti
Fototipo 2: carnagione e occhi chiari, capelli biondi o castano chiaro, possibili lentiggini, abbronzatura graduale. Tempo di autoprotezione: 10-20 minuti
Fototipo 3: carnagione da chiara a bruna, occhi scuri, capelli da biondo scuro a castano chiaro, abbronzatura rapida. Tempo di autoprotezione: 20-30 minuti
Fototipo 4: carnagione bruna/olivastra, capelli e occhi scuri, abbronzatura rapida. Tempo di autoprotezione: da 45-60 minuti
Fototipo 5: carnagione scura, occhi scuri, capelli neri, pelle poco sensibile che si scotta difficilmente. Tempo di autoprotezione: 60-90 minuti
Fototipo 6: pelle nera, occhi scuri, capelli neri, scottature rare. Tempo di autoprotezione: 90 minuti
Per poter calcolare il tuo fattore di protezione solare, quando lavori in giardino o durante una giornata in spiaggia, informati prima sull'indice di UV (UVI) della regione in cui ti trovi. L'intensità del sole viene calcolata su una scala che va da 0 a 11+. Senza scendere in inutili tecnicismi, ti basti sapere che più alto è il suo valore, maggiore è l’intensità dei raggi solari e, di conseguenza, la possibilità di scottarsi. L'indice UV viene calcolato dal servizio meteorologico di ogni regione e viene periodicamente pubblicato in Internet.
Per capire quale fattore di protezione solare (SPF) scegliere, puoi fare riferimento alla seguente regola:
Il fototipo 1 ha bisogno di un SPF pari a quattro volte l’UVI
Il fototipo 2 ha bisogno di un SPF pari a tre volte l’UVI
Il fototipo 3 ha bisogno di un SPF pari a due volte l’UVI
Queste precauzioni ti garantiscono solo una protezione limitata nel tempo e, se non vengono abbinate ad un calcolo del tempo massimo di esposizione, non possono darti alcuna garanzia. Per tradurre in minuti il tempo in cui puoi considerarti protetto, devi moltiplicare il tuo tempo di autoprotezione, calcolato sulla base delle tue caratteristiche fisiche, per il fattore di protezione solare della crema che hai acquistato. Così facendo ottieni la durata massima di esposizione al sole, che potrai eventualmente prolungare applicando nuovamente la crema.
Un esempio concreto:
Oggi Marco vuole trascorrere diverso tempo in giardino. Ha i capelli rossi, una carnagione molto chiara, le lentiggini e gli occhi chiari. Appartiene quindi al fototipo 1. Dalle previsioni meteo ha saputo che oggi è previsto un indice di UV pari a 8. Per poter scegliere il fattore di protezione solare adatto alla sua tipologia, deve moltiplicare l'indice UV per 4. Così facendo si ottiene un fattore di protezione solare minimo di 32. È questo il tipo di protezione di cui ha bisogno per evitare bruciature o eritemi solari.
Per sapere invece quanto tempo può rimanere al sole, deve moltiplicare il fattore di protezione solare per il suo tempo di autoprotezione. Il fototipo 1 ha un tempo inferiore ai 10 minuti. Quindi, la sua esposizione ai raggi solari non potrà superare i 320 minuti.
Dopo una lunga esposizione al sole, la pelle ha bisogno di essere reidratata. La scelta migliore è un doposole, o una crema idratante, a base di aloe vera, mentolo e alcol.
Crema e latte solare sono in grado di proteggerti a dovere contro gli effetti nocivi del sole. Se rispetti il tuo fattore di protezione solare e la durata di esposizione adeguata al tuo fototipo puoi serenamente goderti il sole, senza il rischio di malattie e danni alla pelle. La scelta del prodotto più giusto è spesso accompagnata da dubbi e incertezze, soprattutto davanti all’ampia offerta che ormai troviamo in negozi e supermercati. Quindi, a cosa è importante prestare attenzione?
Il fattore di protezione solare deve essere adatto al tuo fototipo
La crema deve garantire una protezione sia contro i raggi UV-A, sia contro gli UV-B
La protezione deve essere resistente all'acqua
Valuta che sia garantito un buon assorbimento cutaneo
Controlla la presenza di eventuali allergeni
Per quanto propendere per una crema a protezione solare piuttosto che per un’altra dipenda in parte dai tuoi gusti personali, cerca di non lasciarti trasportare dalla moda del momento e dà priorità ad altri aspetti, come le caratteristiche della tua pelle. I soggetti con pelle secca dovrebbero privilegiare creme grasse o oli, che possono contrastare la naturale secchezza dell’epidermide. Per le pelli miste è invece più adatto un latte solare, che presenta in genere una maggiore componente di acqua. Gli spray sono molto pratici e facili da applicare ma, anche in questo caso, non dimenticare di spalmarli con cura e di non tralasciare nessuna parte del corpo.
Ricorda anche di applicare la crema più volte al giorno, per garantire una protezione continua, e non perdere mai di vista l’orologio. Se superi il tempo di protezione previsto per il tuo fototipo, rischi di vanificare l’uso della crema! Qui trovi ulteriori consigli sull'utilizzo corretto delle creme solari.
La protezione dai raggi solari comincia dall'abbigliamento. Al mare, così come nella vita quotidiana, gli abiti che indossiamo non devono limitarsi a seguire mode o diktat estetici, ma possono diventare un valido aiuto contro eritemi e scottature. Vestiti lunghi e ariosi, in grado di coprire buona parte del corpo, innalzano le tue difese e riducono i rischi per la salute. Cappelli, bandane o foulard possono invece essere indossati per proteggere il capo, la parte più a rischio di insolazioni e bruciature.
Da qualche anno si trovano sul mercato anche i cosiddetti vestiti anti-UV, pensati appositamente per contrastare i danni causati dai raggi solari. Si tratta di abiti realizzati con tessuti porosi, caratterizzati da trame più intricate e spesse di quelle a cui eravamo abituati in passato. Le fibre sintetiche sono in grado di assorbire e riflettere i raggi UV, mentre il ricorso a colori scuri assicura un ulteriore fattore di protezione. Durante l'acquisto, controlla che abbiano un UPF (fattore di protezione dagli ultravioletti) uguale o superiore a 30 e che siano prodotti rispettando lo standard UV 801, attualmente la legislazione più affidabile e restrittiva in materia. Questo tipo di abiti non è da considerarsi come un’alternativa alle creme solari, ma come una seconda protezione aggiuntiva, particolarmente consigliata per bambini, adulti che devono trascorrere molte ore al sole e sportivi.
I medici consigliano di prestare attenzione anche a un’altra parte del corpo estremamente sensibile alla luce del sole: gli occhi. Per prevenire infiammazioni della cornea e della congiuntiva (la mucosa che ricopre la superficie interna delle palpebre) indossa sempre gli occhiali da sole o un cappello dotato di visiera (consiglio valido anche se ti trovi in montagna o sulla neve). Gli occhiali devono assolutamente riportare il marchio CE e l’indicazione „UV 400”, con protezione UV garantita.
Le lenti vengono classificate in base alla “categoria di filtro” a cui appartengono, in una scala che va da 0 a 4. Per le giornate estive e in condizioni di luce intensa, vanno usati modelli con valore uguale o superiore a 2. Montature coprenti e la presenza di filtri polarizzati sono particolarmente indicati per soggetti con occhi chiari o sensibili alla luce. In ogni caso, se non vuoi rischiare, rivolgiti ad un negozio di ottica e fatti consigliare.
Una protezione adeguata al tuo tipo di pelle e il giusto abbigliamento sono solo la punta dell’iceberg del comportamento adeguato da tenere quando ci si espone al sole. Ovviamente la pelle non è l’unico aspetto a cui prestare attenzione: non sottovalutare, ad esempio, che il calore può avere effetti negativi sulla circolazione. Colpi di calore e collassi vengono causati da temperature troppo alte, associate alla mancanza di ventilazione e un alto tasso di umidità. Il primo consiglio è quindi quello di alternare le ore passate al sole con delle pause all'ombra, in un luogo fresco che permetta al corpo di attivare i suoi meccanismi di termoregolazione. Va detto: non è sempre così facile riuscire a trovare un posto in cui mettersi al riparo. Che si tratti dei classici lavori in giardino o delle domeniche in spiaggia, spesso si fatica a trovare un albero sotto cui ripararsi per godere di un po' di ombra e frescura. Ma, come dice il proverbio: se la montagna non va da Maometto, è Maometto che va alla montagna. Qui trovi qualche idea per creare un piccolo angolo di ombra, a prescindere da dove ti trovi e dalle caratteristiche del luogo.
L'ombrellone è un classico delle vacanze al mare ed un'ottima soluzione per fare una pausa durante le lunghe giornate in spiaggia. È disponibile in tanti colori, forme e dimensioni e può trovare tranquillamente posto anche sul balcone o in terrazza. I modelli più piccoli possono anche accompagnarti nelle gite fuori porta.
Vantaggi: facile da trasportare e montare
Svantaggi: non protegge dal vento, va continuamente inclinato e girato per adeguarlo alle diverse posizioni del sole
Se hai deciso di comprare un ombrellone, controlla che sia dotato di una protezione contro i raggi UV. Questa funzione deve essere elencata tra le caratteristiche costitutive del prodotto. Un UPF maggiore di 50 offre la protezione più elevata. Assicurati anche che l’ombrellone sia dotato di un piedistallo stabile e che possa essere fissato con facilità al suolo. In molte spiagge e stazioni balneari puoi anche affittarne uno, risparmiandoti la fatica di doverlo portare avanti e indietro ogni volta che vai al mare.
Un'altra variante per la protezione dal sole sono le tende da spiaggia, che da qualche anno spopolano anche sui litorali italiani. Qui puoi scegliere tra i cosiddetti modelli pop-up, che si aprono automaticamente, o le varianti più classiche, che vanno montate.
Vantaggi: protegge dal vento e dalla luce
Svantaggi: non tutti i modelli sono stabili e resistenti alle folate di vento
Anche in questo caso, controlla sempre che il modello scelto garantisca una buona protezione UV e che sia quindi un effettivo aiuto per la protezione della tua pelle. Ricorda anche di privilegiare le tende resistenti al vento, stabili (meglio se dotate di corde per l’ancoraggio a terra) e con una superficie d'appoggio sufficientemente ampia, in grado di garantire maggiore presa al terreno. Controlla anche che il materiale con cui è realizzata la tenda sia traspirante e che venga garantita una buona ventilazione.
Meno innovativo, ma ugualmente efficace, è il telo parasole. Si tratta di una protezione facile da fissare e trasportare, da usare nel giardino di casa o durante le gite fuoriporta
Vantaggi: protegge da sole e luce
Svantaggi: non resiste alle folate di vento, deve essere spostato ogni volta che cambia la posizione del sole
Anche in questo caso, assicurati che il telo sia fissato in modo sicuro. Se ne vuoi installare uno in giardino, valuta con attenzione la qualità della stoffa e lasciati consigliare da un rivenditore specializzato per capire cosa sia più adatto alle tue esigenze. Un telo portatile deve avere bordi rinforzati e occhielli di metallo per evitare strappi. Ancora una volta, controlla che sia un tessuto in grado di assicurare una buona protezione UV.
Qui trovi una panoramica di tutte le misure da prendere per proteggersi in modo adeguato dal sole.
Ricorda di proteggerti anche quando sei in montagna. Le radiazioni ultraviolette aumentano del 15% per ogni 1.000 metri di altitudine. Ogni 1.000 metri di altitudine il livello dei raggi ultravioletti cresce del 15%.
Per evitare scottature e colpi di sole devi imparare a difenderti dai raggi UV, in vacanza come nella vita di tutti i giorni. Indossa abiti lunghi e traspiranti e cerca di coprire le parti più delicate del corpo. Applicando una crema adatta al tuo fototipo puoi prevenire bruciature o eritemi solari. Ricorda che l’esposizione al sole non deve mai superare i tempi consigliati per ogni tipologia di pelle e che il corpo ha bisogno anche di momenti di refrigerio, in luoghi ombreggiati e freschi. Ombrelloni, tende parasole e tendoni rappresentano un’ulteriore fonte di difesa. Trovi tutte le informazioni necessarie per prevenire gli effetti nocivi del sole sulla tua salute nel nostro PDF dedicato alla "protezione solare".
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https://www.eucerin.it/tutto-sulla-pelle/conoscenza-di-base-sulla-pelle/il-sole-e-la-pelle
https://centroesteticoindaco.it/corpo/raggi-uva-raggi-uvb.html
https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/prevenzione/le-radiazioni-ultraviolette/indice-ultravioletto/
https://www.altroconsumo.it/salute/cura-della-persona/consigli/doposole
http://www.eritemasolare.it/abbigliamento-anti-uv.html
https://www.angelini.it/wps/wcm/connect/it/Home/Patologie-e-cure/Pronta-medicazione/Patologie/Colpo-di-calore-e-colpo-di-sole/
https://www.mnews.it/21625-le-migliori-tende-da-spiaggia.html
https://www.tiroler-nussoel.de/fileadmin/downloads/Sonnenfibel_it.pdf
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