
Scautismo: un hobby educativo e che fa crescere
Il movimento scout offre ai bambini tante opportunità per crescere e imparare tanto di sé stessi e del mondo, attraverso le avventure nella natura, il coinvolgimento in cause benefiche o l’organizzazione di progetti e attività all’interno del gruppo. Cosa rende questo movimento così speciale e cosa fanno gli scout? In questo articolo rispondiamo alle domande più importanti sullo scautismo.
Chi sono gli scout? Un movimento ricco e orientato alla tradizione per bambini e giovani
Il movimento scout è stato fondato da Robert Baden-Powell in Gran Bretagna nel 1907 per offrire a bambini e ragazzi un'attività per il tempo libero che fosse in grado di rafforzare la loro personalità e li educasse a diventare cittadini responsabili. Attraverso le avventure all'aria aperta, l'“imparare facendo” e la collaborazione in piccoli gruppi, i bambini avevano l’opportunità di imparare e apprendere competenze importanti non solo per lo sviluppo personale, ma anche per la convivenza sociale.
Oggi il movimento scout è attivo a livello internazionale e conta più di 50 milioni di membri in tutto il mondo. È organizzato in varie associazioni e gruppi, alcuni dei quali si basano su specifiche tradizioni religiose, laiche o altri approcci educativi.
Movimento scout in Italia
In Italia ci sono grandi e piccole associazioni e gruppi locali che si basano sugli stessi principi e che differiscono per orientamento (cattoliche o laiche), tradizioni e gruppi target (ad esempio, l’età dei bambini/ragazzi). In tutto in Italia si contano circa 200.000 entusiasti iscritti. Tutte le associazioni si riuniscono sotto la FIS, la Federazione Italiana Scautismo.
Scoutismo religioso o laico?
Lo scoutismo si diffuse in Italia a partire dal 1913 con il CNGEI, “Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani”. Si tratta di una associazione laica i cui valori si fondano sulla formazione fisica, morale e spirituale dei giovani, sulla base quindi del modello britannico.
A questa associazione seguì poi la formazione dell’ASCI nel 1916, Associazione Scautistica Cattolica Italiana, e dell’AGI, Associazione Guide Italiane. Nel 1974 queste ultime due associazione si sono fuse dando vita all’AGESCI.
CNGEI e AGESCI sono le due associazioni più prominenti in Italia e facenti parte della FIS, Federazione Italiana Scautismo. Indipendentemente dall’appartenenza a una di queste due associazioni, bambini/e, e ragazzi/e si impegnano e dedicano il loro tempo a portare avanti i sani valori del movimento scautista.
A queste due associazioni, capisaldi dello scoutismo in Italia, si aggiunge l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici, facente parte invece della FSE, Federazione Scautismo Europeo, e fondata nel 1976.
Malgrado l’appartenenza o meno alla Chiesa e/o a un credo religioso, tutti i gruppi e le associazioni scout fanno riferimento alla “Promessa Scout” di Baden-Powell che si fonda esplicitamente sulla fede in Dio. Oggi le associazioni scoutiste pongono l’accento non solo sui principi religiosi, ma anche quelli etici e sociali in generale come, ad esempio, il rispetto, la disponibilità, la tolleranza e la responsabilità. Indipendentemente dalla visione del mondo, i giovani scout si impegnano ad essere pronti ad assumersi le responsabilità per sé stessi, per i loro compagni e l’ambiente.
Non a caso, tutte queste associazioni rispondono al motto:
Estote Parati – Be Prepared – Sii Preparato/a
In un’associazione scout di solito si indossa un’uniforme, che serve come segno di riconoscimento e ha lo scopo di sottolineare l’appartenenza a un’associazione. Consiste di solito di un pantaloncino, una camicia, calzettoni e scarponi. A questa divisa si aggiunge di solito anche un cappellino e un fazzoletto. I colori della divisa cambiano in base all’associazione scout, mentre il colore del foulard varia a seconda delle fasce d’età.

Diventare scout: quali sono gli obiettivi dello scautismo?
Fin dalla sua fondazione, il movimento scout ha perseguito l’obiettivo di sostenere i giovani nel loro percorso di crescita per diventare adulti responsabili, indipendenti e socialmente impegnati. La finalità del movimento scout è sostenere i bambini e i giovani in modo ludico, incoraggiarli a scoprire i loro talenti e dare loro l’opportunità di contribuire attivamente a plasmare il mondo e il loro futuro:
Sviluppo personale: gli scout imparano dalle loro esperienze, assumendosi responsabilità e superando diverse sfide. L’obiettivo principale è promuovere la fiducia in sé stessi e sviluppare le capacità di problem solving in modo indipendente. Ogni bambino è incoraggiato a scoprire i propri talenti e sviluppare i propri punti di forza.
Comunità e solidarietà: lavorando insieme ad altri bambini e ragazzi, gli scout imparano il significato e l’importanza del lavoro di squadra, del rispetto e della collaborazione. I bambini e ragazzi hanno ruoli diversi nel gruppo e imparano quanto sia importante poter contare gli uni sugli altri. La solidarietà e la disponibilità e la disponibilità verso gli altri sono valori fondamentali che vengono praticati nello scoutismo.
Impegno per l’ambiente e la società: una parte importante dello scautismo è l’impegno per l’ambiente e la società. La natura è al centro di molte attività degli scout e i bambini imparano da subito a rispettare e proteggere il mondo che li circonda. Anche i temi della sostenibilità e della giustizia sociale sono centrali nelle attività scout.
Responsabilità per sé stessi e per gli altri: i bambini e i ragazzi vengono incoraggiati ad assumersi dei compiti all’interno del loro gruppo e a organizzare progetti e attività in modo indipendente. Che si tratti di organizzare lezioni di gruppo, pianificare un campo o coordinare una campagna per l’ambiente, gli scout e i capi scout imparano presto ad assumersi responsabilità per sé stessi, per la comunità e per l’ambiente.
In AGESCI si distinguono tre gruppi (unità) in base alle fasce d’età:
Branche e cerchi: lupetti e coccinelle
Reparti: esploratori e guide
Clan: rover e scolte
Nel CNGEI mancano invece i termini “coccinella” e “scolta” e anche il termine “guida” è sostituito da “esploratrici”.
Gruppi di età degli esploratori e delle esploratrici
Al fine di soddisfare le esigenze e le capacità individuali di bambini e giovani adulti, i gruppi vengono suddivisi per fascia d’età. In base ai gruppi, alle associazioni o anche alle località, i nomi e le fasce di età possono variare leggermente. In linea generale, si tende a seguire questa struttura e questi compiti:
Da 8 a 12 anni: i membri più giovani sono spesso chiamati lupetti (per bambini) e coccinelle (per bambine). In questa fascia d’età ci si concentra sull’apprendimento ludico, sulle prime esperienze nella natura e sull’ingresso nel mondo dello scoutismo.
Da 13 a 16 anni: le attività diventano più impegnative e i bambini acquisiscono abilità pratiche e manuali. Il lavoro di squadra e le avventure nella natura continuano ad essere alla base delle attività e i giovani scout si assumono man mano maggiori responsabilità all’interno del loro gruppo.
Da 17 a 19 anni: il senso di responsabilità si fa sempre più forte. I giovani vengono coinvolti nell’organizzazione e pianificazione delle attività e dei campi. I ragazzi e le ragazze di questa compagnia affrontano viaggi più lunghi ed esperienze che si traducono in nuove sfide di crescita e autoaffermazione. Rover e scolte sono un modello per i più piccoli e assumono spesso un ruolo di leadership per i gruppi più giovani.

Cosa fanno gli scout? Panoramica delle attività
I gruppi scout offrono un’ampia gamma di attività che mira a far crescere i bambini e i ragazzi mettendoli davanti a sfide che altrimenti non affronterebbero nella vita quotidiana. Ecco alcune delle tipiche attività e avventure che gli scout vivono durante i campi e gli incontri:
Negli incontri regolari pomeridiani l’attenzione si concentra sul gioco e sull’apprendimento, a seconda dell’età. I bambini e i giovani partecipano quindi alle attività ludiche basate sulla cooperazione, sui progetti artigianali o acquisendo abilità utili. Queste sessioni promuovono la coesione e permettono agli scout di sperimentare in un ambiente sicuro.
Uno dei tratti distintivi dello scoutismo sono i campi e le attività all’aperto. Spesso si svolgono in parchi o foreste e offrono ai bambini l’opportunità di vivere avventure lontane dalla vita quotidiana. Durante queste attività i giovani scout imparano a fare i nodi, montare una tenda, accendere un fuoco e orientarsi nella natura. Queste esperienze non solo formano competenze pratiche, ma rafforzano anche lo spirito di squadra e la fiducia in sé stessi.
Gli scout sono attivamente coinvolti nella salvaguardia ambientale e in progetti sociali. La raccolta dei rifiuti nei parchi o sulle spiagge, la piantumazione di alberi o la manutenzione dei sentieri escursionistici sono solo alcune delle attività portate avanti dagli scout per la comunità. Gli scout organizzano e sostengono anche eventi culturali e giornate dedicate alla parità dei diritti o all’inclusione.
Il movimento scout è una comunità internazionale. Gli incontri come, ad esempio, “World Scout Jamboree” offrono ai ragazzi la possibilità di conoscere scout di altri paesi. Questo promuove lo scambio culturale e il senso di appartenenza che va oltre i confini o la propria associazione.
Perché diventare scout?
Essere uno scout non vuol dire solo senso di avventura e divertimento nella natura: offre un’opportunità di crescita personale unica. L’attenzione si concentra sull’affrontare le sfide in modo giocoso e sulla volontà di imparare competenze nuove che possono aiutarli nella vita quotidiana, ma che possono anche fargli interiorizzare valori importanti come l’apertura mentale, la tolleranza e il rispetto.
Gli scout imparano presto ad assumersi responsabilità, a prendere decisioni, ma anche a superare le sfide insieme e a collaborare con gli altri. Sviluppano così un grande senso di comunità, affinano le loro abilità sociali e acquisiscono soft skills quali la risoluzione dei problemi e dei conflitti. Allo stesso tempo, la loro fiducia in sé stessi viene rafforzata. La varietà delle attività gli permette di scoprire nuovi interessi ed esplorare i propri talenti oltre a, ovviamente, stringere nuove amicizie.
Conclusione: crescere come scout, esploratori ed esploratrici
Essere uno scout significa molto più che sperimentare e giocare nella natura. È un impegno extrascolastico che offre ai bambini un sostegno completo nella loro crescita personale e lascia loro valori che porteranno con sé per tutta la vita. Il movimento scout è uno spazio sicuro dove poter sviluppare i propri punti di forza, fare esperienza a contatto con gli altri e dare un contributo pratico e attivo alla comunità.
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Riferimenti bibliografici e approfondimenti
https://www.agesci.it/cose-lagesci/
(consultato in data 05.11.2024)
https://cngei.it/storia-del-cngei/
(consultato in data 05.11.2024)
https://fse.it/
(consultato in data 05.11.2024)
https://www.scouteguide.it/
(consultato in data 05.11.2024)
https://www.bimbisaniebelli.it/famiglia/scout-cosa-fanno-attivita-principali-associazioni-89940
(consultato in data 05.11.2024)
https://www.frammentidistoriabiellese.it/associazioni-d-arma-circoli-culturali-scout/gli-scout-biellesi/l-organizzazione-scout/
(consultato in data 05.11.2024)
https://cngei.it/7-luoghi-comuni-sugli-scout/
(consultato in data 05.11.2024)
Fonti delle immagini in ordine cronologico nel testo
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