Una mamma con il suo bambino durante un’attività in vasca

Intervista a due mamme: la nostra esperienza diretta

I corsi di nuoto genitori-figli sono tra le attività sportive più amate e richieste. Molti genitori li consigliano ad altri mamme e papà, parlando dei tanti effetti positivi che hanno riscontrato, dal rafforzamento del legame affettivo con il loro bambino fino allo sviluppo di capacità motorie e cognitive. D’altra parte non bisogna però mai dimenticare che ogni bambino ha il proprio carattere e che non tutti sono amanti dell’acqua.

Due mamme ci hanno raccontato la loro esperienza personale spiegandoci in che modo loro e i loro bambini abbiano vissuto questo tipo di attività. Giulia ha frequentato un corso di nuoto con il suo bambino Max (oggi 5 anni) e ha vissuto un'esperienza fondamentalmente positiva. Di altro parare è Patrizia, che ha frequentato un corso con sua figlia Mia, che oggi ha sei anni, e che dopo poche lezioni ha deciso di smettere.

Giulia, hai frequentato un corso di nuoto con il tuo bambino di circa 6 mesi. Cosa ti è piaciuto di questo corso?

Il corso di nuoto è stato molto divertente e ha inoltre permesso al nostro bambino di imparare e sperimentare nuovi movimenti. All'inizio Max era un po' frastornato, ma dopo un poco lo stupore si è trasformato in allegria. È stata soprattutto l’improvvisa scoperta di potersi muovere da solo (anche se con l'aiuto di un salvagente) che lo ha entusiasmato, e alla fine della lezione è stato davvero difficile convincerlo ad uscire dall'acqua. L’aspetto che ci ha convinto di meno è stata l'importanza attribuita dall’istruttore alle immersioni. Questi esercizi non sono stati vissuti con particolare piacere né da noi, né dal nostro bambino. Purtroppo in quel momento ci siamo lasciati convincere a partecipare all’attività. Col senno di poi deciderei in maniera diversa e non farei immergere Max sott’acqua soltanto perché è l'istruttore del corso a volerlo.

Patrizia, tu hai interrotto il corso di nuoto dopo poche ore di lezione. Hai comunque vissuto qualche esperienza positiva?

I corsi sono perfetti come momento di incontro tra le mamme. Ho conosciuto persone nuove, ed è stato bello poter condividere problemi e preoccupazioni comuni a tutte le mamme e parlare delle proprie esperienza personali.

Quali erano le tue aspettative all’inizio e in che misura sono state soddisfatte durante il corso?

Mi aspettavo che la mia bambina si sarebbe divertita a sguazzare in acqua, che avrebbe potuto vivere con allegria e curiosità questa nuova situazione, incontrare altri bambini, e superare finalmente la paura dell'acqua. Purtroppo la reazione di mia figlia è stata molto diversa. In effetti era incuriosita dall'acqua, ma non ha di fatto mai superato la sua paura e non è mai riuscita a divertirsi durante le lezioni. Anche dopo un certo numero di lezioni la situazione non è migliorata, e questo è stato il principale motivo per cui abbiamo deciso di interrompere il corso.

E per te Giulia, come è stato? Perché hai deciso di fare un corso di nuoto con il tuo piccolo Max?

In molte guide per genitori viene consigliato di frequentare un corso di nuoto per favorire lo sviluppo motorio dei bambini. Per questo motivo abbiamo deciso, come genitori di un bambino un po' pigro nei movimenti, di frequentare questo tipo di corso. Questa aspettativa, a dire il vero, è stata quasi subito smentita dall'esperienza diretta, perché il corso è stato per lo più un momento di divertimento. Se poi abbia davvero influito positivamente sulle capacità motorie di Max, non saprei dire. Ma mi sento assolutamente di consigliare ad altri genitori questo tipo di attività, che permette di trascorrere del tempo prezioso con il proprio bambino.

Ci sono stati momenti difficili?

Fortunatamente no! Al contrario, molti momenti bellissimi. Non dimenticherò mai lo sguardo di mio figlio quando per la prima volta ha iniziato a sgambettare da solo in acqua. All'inizio era molto scettico, ma poi è rimasto sorpreso e nel giro di pochi attimi ha iniziato a sorridere.

Patrizia, tu quali momenti ricordi?

Patrizia, tu quali momenti ricordi? Ricordo di aver avuto paura quando, al termine della lezione, le altre mamme hanno lasciato immergere i loro bambini. Molti bambini si sono spaventati e hanno pianto. Questa cosa non mi è piaciuta per niente. Ho avuto delle difficoltà anche dal punto di vista logistico. In piscina non sapevo esattamente dove e come fare la doccia a Mia senza che iniziasse a piangere e urlare. Ovviamente ho ricevuto sostegno dalle altre mamme e papà, ma anche loro erano, a loro volta, impegnati con i loro bambini. Per me l'acqua della vasca era troppo fredda, considerando che i genitori si muovono pochissimo in acqua. Io stessa non sento di aver vissuto molti momenti positivi durante il corso, ed è per questo che ho deciso di cambiare e passare ad un altro corso, che si chiama “gioco e movimenti per neonati“.

Cosa consiglieresti ai genitori che stanno pensando di prendere parte ad un corso di nuoto per neonati?

È sicuramente qualcosa da provare, ma ovviamente ogni bambino è diverso. Se noti che tuo figlio non si diverte durante il corso, dovresti chiederti se ha davvero senso continuare fino alla fine, e magari optare per qualcosa di diverso. L'offerta per i corsi genitori-figli è davvero infinita e sicuramente riuscirai a trovare quello più adatto al tuo bambino.

Giulia, hai un ultimo consiglio da dare sulla base della tua esperienza?

La nostra esperienza mi ha insegnato che fare un corso di nuoto in inverno è in realtà da sconsigliare. Max era spesso raffreddato e infatti abbiamo dovuto saltare un paio di lezioni. Un altro consiglio: non programmare nulla dopo questa attività. Finita la lezione Max era sempre molto stanco e la maggior parte delle volte si addormentava subito dopo la fine del corso. È meglio farlo quando il bambino è calmo e rilassato, e dopo approfittare del buon umore lasciato dal corso.

Conclusioni

I corsi di nuoto per neonati hanno moltissimi effetti positivi e molti neonati si divertono a sperimentare e fare nuove scoperte in acqua. Ma non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo, e non è detto che il tuo bambino sia un amante dell'acqua. Se ti accorgi che il corso non riesce a risvegliare alcun entusiasmo, è meglio seguire il tuo istinto e optare per un altro tipo di attività.

A proposito dell’intervista:

Giulia ha 36 anni ed è mamma di tre bambini di 3, 7 e 10 anni. Con il più giovane, Max, ha partecipato ad un corso di nuoto neonatale, vivendo un’esperienza molto positiva. Patrizia (41 anni) ha tre bambini, che oggi hanno 5, 7 e 11 anni. Con Mia, la figlia più piccola, ha frequentato solo alcune ore del corso e ha interrotto dopo aver notato che sua figlia non ne era entusiasta. L’intervista è stata realizzata, per conto di C&A, dalla redattrice Kaddi Cutz (dicembre 2017).